EIMUNTAS NEKROSIUS IN CALIGULA

2011
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Dopo aver affrontato con straordinaria profondità il teatro di Čecov, Gogol', Puškin, Tolstoj e Dostoevskij, ecco un altro spettacolo tratto da un'opera letteraria, questa volta francese, che viene presentato in prima europea a Tivoli dal grande regista lituano Eimuntas Nekrosius, già ospite dell'edizione 2009 del Festival di Villa Adriana.

La pièce di Camus è una storia affascinante che ha spaventato più generazioni di attori e di registi. Camus fa di Caligula un eroe romantico che tenta di conseguire l'impossibile e per ottenere questo scopo si immerge in un abisso di disperazione e di vizio sfrenato.

Caligola spera di trovare un "regno di libertà senza limiti". Per riuscirci non risparmierà nessuno e rifiuterà ogni sentimento umano, tranne il servilismo e la crudeltà. Questo porterà quanti lo circondano a temerlo e a odiarlo, cosicché Caligula lentamente ma inesorabilmente li spingerà a diventare i suoi assassini, orchestrando in tal modo la sua stessa morte.

Tutti questi risvolti psicologici si materializzano sul palcoscenico grazie a Yevgeny Mironov, un attore di straordinario talento che sa dar vita a personaggi di grande complessità. La pièce è anche l'occasione per conoscere altri attori russi di eccezionale levatura, come Maria Mironova, Igor Gordin e Aleksei Devotchenko. Il Teatro delle Nazioni di Mosca, produttore del progetto, Ha affidato la regia al grande Eimuntas Nekrosius, vera e propria leggenda del teatro europeo contemporaneo, il regista che usa le opere letterarie come impulsi per la creazione dei propri mondi. Il suo teatro metaforico si esprime attraverso spettacoli dinamici, espressivi e visivi, nei quali grande attenzione viene dedicata non solo alla interpretazione emozionale e plastica degli attori, ma anche all'utilizzo unico degli oggetti situati sul palcoscenico, che si trasformano quasi in un racconto autonomo.

Straordinario scrittore francese, pubblicista e filosofo Albert Camus mette in scena subito dopo la guerra la pièce Caligula (Caligola), dedicata al tema del male universale. La pièce, basata sul testo di Svetonio Le vite dei Cesari, era stata scritta da Camus poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale per il gruppo di teatro amatoriale di Radio Algeri. Il ruolo principale lo aveva riservato a se stesso. La prima dello spettacolo, che si tenne nel dicembre del 1945 al Théâtre Hébertot di Parigi, valse un'enorme notorietà all'attore protagonista, l'allora esordiente Gérard Philipe, e fu uno degli eventi più importanti della vita teatrale della Francia post-bellica. La critica lo definì unanimemente la migliore opera drammatica dello scrittore, e una tappa fondamentale della storia del teatro francese.

Tra i numerosi riconoscimenti assegnati a Eimuntas Nekrosius: il premio per la "Nuova realtà teatrale" (1994); il Premio del Festival "Baltijskij dom" (La Casa del Baltico) per Tri sestri (Tre sorelle, 1995); il Premio italiano "UBU" per il miglior spettacolo straniero (Tri sestri, 1996; Gamlet, 1998; Macbeth, 2000; Faust, 2007); il premio nazionale russo "Zolotaja maska" (Maschera d'oro) per il "Miglior spettacolo straniero" (Macbeth, 1999; Vremena goda, 2004), oltre al Premio dei critici e dei giornalisti per lo spettacolo Višnevyj sad (Il giardino dei ciliegi, 2004); il Premio Stanislavskij per il contributo personale apportato al teatro mondiale (2001).