IL SOLE INGANNATORE 2 DI NIKITA MIKHALKOV A CANNES

Mariangiola Castroville
05.2010
visumezine.com

Rush finale qui a Cannes con l'ultimo film in competizione che la programmazione del festival ha riservato a Il Sole ingannatore 2 di Nikita Mikhalkov, che con il primo Burnt by the Sun aveva conquistato nel 1994 il Gran Premio della Giuria a Cannes e l'Oscar per il miglior film straniero.

Forse Mikhalkov, che nel 2007 era apparso ancora una volta sulla cresta dell'onda con 12 dando adito ad illusioni che la proiezione per la stampa qui a Cannes, ha prontamente smentito con parecchi spettatori che hanno lasciato la sala ancor prima della meta' del film.

Senza nulla togliere alla bellezza della fotografia, la cura quasi maniacale dei particolari e l'accurata recitazione, questa produzione faraonica che e' costata 41 milioni di euro, la piu' cara di tutti i tempi e' solo la pallida ombra di quello che 16 anni fa conquisto' il prestigioso premio Oscar per le pellicole straniere. E non giocano certo a suo favorele pesanti polemiche dei suoi colleghi, alcuni dei quali sono usciti dall'Unione dei registi russida lui diretta per protesta contro i suoi metodi autoritari.

Al centro della contestazione oltre alle accuse di nepotismo e di godere dell'amicizia personale e dell'aiuto di ben tre presidenti, gli e' stata imputata un'eccessiva retorica globale ed aver fatto un'insalata russa mescolando, come dicono da piu' parti "simboli sovietici, russi ed evangelisti con cliches stalinisti ed antistalinisti". Come dire tutto ed il suo contrario...

Mikhalkov cosa voleva raccontarci?

"Avevo voglia di fare un film di guerra dopo aver visto
Salvate il soldato Ryan di Spielberg che descrive lo sbarco degli alleati in Normandia secondo il suo punto di vista. Io lo vidi a Parigi ed all'uscita mi capito' di ascoltare gruppi di giovaniconvinti che la guerra fosse stata questa. E all'improvviso ho desiderato di mostrare anch'io la mia versione dei fatti".

Cosa replica alle accuse che le hanno mosso recentemente e non solo in patria?

"Quando m'accusano di autoritarismo abusando del mio potere e nuocendo ai colleghi credo che sia un mio diritto esprimere la mia opinione che per altro non ha ripercussioni sul loro lavoro e sulla loro vita. Posso quindi rimandare la palla ai miei oppositori che mio accusano di essere un usurpatore senza darmiil diritto di replica".

"Infine il mio
Il sole ingannatore 2 non e' ne' antistalinista ne' stalinista. E' semplicemente una storia d'amore. Quello di un padre per sua figlia. Ed e' questa la vera essenza del film, anche se poi abbordo temiforti e metafisici. Quiho volutotrattare la metafisica della distruzione, nel terzo affronterò invece quella della rinascita".

Quanto sono necessarie le ricerche per un film come questo?

"Abbiamo lavorato moltissimo attingendo dagli archivi dell'epocama non per fare un copia-incolla, perche' il must era salvaguardare lo spirito del periodo. Non c'e' niente di peggioper un cineasta o uno scrittore che tradire la verita' storica per ignoranza".