L'ORESTIADE

Roberto Andò
(dall'archivio personale di Evgenij Mironov)

Peter Stein, a distanza di quasi venti anni da una gloriosa e storica versione scenica dell'Orestiade di Eschilo, realizzata alla Shaubühne di Berlino, ha ripreso e riallestito la più nota delle tragedie greche, lavorando a Mosca con gli attori del Teatro Nazionale dell'Armata. Proseguendo la sua proposta di teatro attraverso i maestri della scena mondiale, dopo Robert Wilson, Gibellina accoglie il demiurgo Peter Stein con questo grande spettacolo che con il consueto rigore lo ha riavvicinato ad un testo cruciale della cultura occidentale, in un'altra lingua, in un altro passaggio della storia. Qui, infatti, nella versione russa, appare fondamentale l'idea di confronto tra un testo classico e lo specchio della Storia, in uno straordinario compenetrarsi delle profezie dell'uno sulle ripetizioni dell'altra, nel solco della grande lezione che Stein ha ininterrottamente costruito sulla scena, a partire dai testi e dagli interrogativi che essi continuano a porgere al nostro vivere.